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  • 8 GEN

Blues & Bach con Enrico Pieranunzi Trio e Orchestra

Sala Verdi di Milano

Classica/pop, rock/classica, classica/jazz, fusion: l’elenco dei possibili incroci può essere molto lungo. Ciò che accomuna tutti questi accoppiamenti è il desiderio di fondere due o più linguaggi diversi. È un po’ come innescare una reazione chimica, il cui esito non ha più nulla a che fare con le componenti originarie della reazione stessa. Nel campo più specifico del crossover jazz/musica classica, gli anni ’20 furono cruciali.
Ci hanno infatti regalato una delle prime, assolutamente straordinarie, opere del genere: la celebre “Rapsodia in blu”. In questo capolavoro, Gershwin ha raggiunto risultati eccezionali grazie alla fusione di elementi della musica popolare americana, in particolare il blues, con altri tipici della tradizione classica europea.
John Lewis si è mosso nella stessa direzione  di Gershwin, ma da una visione ed esperienza molto diversa. Lewis, infatti, era un ottimo pianista jazz (basti pensare alle sue collaborazioni con Charlie Parker e Miles Davis) mentre Gershwin, che era anche un pianista fenomenale e molto versato nel jazz del suo tempo, in senso stretto non fu mai un vero e proprio pluripremiato pianista jazz. Ma soprattutto Lewis, oltre ad essere un grande jazzista, era profondamente  innamorato della musica di Bach e fin dai primi anni della sua carriera ha fatto del binomio blues/Bach il vessillo della sua vita artistica. Il Modern Jazz Quartet, da lui fondato nel 1952 – per quasi mezzo secolo uno dei gruppi più celebrati della scena jazzistica internazionale – è stato il veicolo inconfondibile della sua concezione musicale e il vero laboratorio del suo originalissimo crossover.
È a questa concezione musicale e all’arte compositiva di John Lewis che, a poco più di due decenni dalla sua scomparsa, “Blues and Bach” vuole rendere omaggio. I suoi brani sono stati rielaborati e orchestrati per l’occasione con un ensemble che, per certi versi, è esso stesso un crossover nel crossover (trio jazz più quintetto d’archi e quintetto di fiati).

Enrico Pieranunzi pianoforte
Luca Bulgarelli basso
Mauro Beggio batteria

Orchestra Filarmonica Italiana
direttore Michele Corcella
formazione orchestra quintetto di archi e quintetto di fiati

musiche John Lewis e Vernon Duke

Durata 70′ senza intervallo

Sala Verdi di Milano via del Conservatorio, Milano
Date
  • 8 GEN ore 20.45
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